Dopo la morte di Francesco il valore spirituale della Porziuncola accrebbe sempre più. Agli inizi del Quattrocento i caratteri fondamentali del francescanesimo primitivo vennero inoltre rilanciati dal movimento dell'Osservanza, il cui maggiore esponente fu San Bernardino da Siena (1380-1444).
Di questo periodo, nella Sala C (ambiente ricavato dall'antica cucina) sono testimonanza il pulpito ligneo detto di San Bernardino e i monogrammi del Nome di Gesù (IHS), che ricordano la pratica devozionale diffusa dal colto predicatore toscano.
Il pregevole dossale in terracotta invetriata di Andrea della Robbia, realizzato attorno al 1475 su commissione della famiglia Baglioni di Perugia, indicativo della nascente volontà di arricchire con prestigiosi arredi le cappelle che sorgevano attorno alla Porziuncola. A tale proposito il pannello sulla parete destra aiuta a comprendere meglio quale fosse nei secoli precedenti all'edificazione della basilica la collocazione delle costruzioni sorte attorno alla chiesetta dalla morte di San Francesco.
Proseguendo attraverso quel che resta del chiostro del primitivo convento, sono visibili sulla sinistra quattro delle colonne ottagonali in pietra d'Assisi bianca e rosa un tempo poste a sostegno della loggia che copriva il tetto della Porziuncola.
Qualche dettaglio in più:
- Dossale con Incoronazione della Vergine, San Francesco che riceve le Stimmate alla Verna, San Girolamo penitente, Annunciazione, Natività, Adorazione dei Magi (1475 ca., Andrea della Robbia)
Terracotta invetriata policroma (206 x 238 cm)
Nella parte superiore, l’opera è costituita da tre immagini principali inquadrate da un architrave sorretto da eleganti lesene. Nel riquadro al centro è raffigurata l’Incoronazione della Vergine, in quello a destra l’episodio di San Francesco che riceve le Stimmate alla Verna, invece in quello di sinistra San Girolamo penitente.
Nella parte inferiore c’è una predella, anch’essa tripartita, raffigurante: l’Annunciazione, la Natività e l’Adorazione dei Magi.
Originariamente l’opera era collocata nella cappella fatta erigere nei pressi della Porziuncola da Braccio Baglioni, signore di Perugia. In seguito alla costruzione della Basilica Alessiana e alla conseguente demolizione della Cappella Baglioni, essa è stata posta sull’altare dedicato a San Giuseppe nel transetto sinistro (dopo il 1652). Il trittico rimase in quel luogo fino al 1969 quando, in seguito al ritrovamento di resti di fondazioni di fabbriche medievali, sotto il presbiterio della Basilica fu costruita la cripta. Nel 1999 la pala è stata restaurata e trasferita nella sala C del Museo della Porziuncola, dove si trova attualmente.
- Pulpito di San Bernardino (prima metà del XV secolo, produzione locale)
Legno intagliato (220 x 130 x 60 cm)
Il semplice pulpito in legno di noce intagliato, secondo la tradizione, viene associato al Santo dell’Osservanza Francescana Bernardino da Siena, presente più volte ad Assisi a partire dal 1425. Sui tre pannelli dell’opera lignea è ben visibile l’iscrizione “Pulpjto ove predjcò s. Bernardjno dj Sjena”. Nel 1999 è stata restaurata e collocata nella sala C del Museo della Porziuncola, dove si trova attualmente.
- Madonna con Bambino in trono quattro angeli (1482 ca., Pierantonio Mezzastris)
Affresco staccato (163 x 168 cm)
Proveniente da un ambiente del noviziato vecchio della Porziuncola, l’affresco venne staccato nel 1925 dal restauratore Domenico Brizi su ordine dalla Soprintendenza dell’Umbria.
L’opera mostra una stretta vicinanza con la dolcezza espressiva della pittura di Benozzo Gozzoli, dalla quale riprende sia il viso e la posizione della Vergine , vestita di un abito bianco con fiori stellati, e sia il Bambino, in piedi in posizione benedicente. Al loro fianco una coppia di angeli è inginocchiata in preghiera, mentre dietro al gruppo altre due creature celesti sorreggono un telo damascato. L’opera è attualmente custodita nel Museo della Porziuncola presso l’Antico Chiostro.