La Solennità dell’Epifania ha concluso ieri in Porziuncola – in attesa di celebrare il Battesimo del Signore Gesù – il lungo, intenso e ricco periodo delle Celebrazioni di Natale. Un itinerario, quello della liturgia, che ci ha fatto entrare nel Mistero del Verbo incarnato e del Mistero di salvezza universale del Cristo Gesù.
Dopo la proclamazione del Vangelo, p. Maurizio Verde ha proclamato col canto l’annuncio di Pasqua (vedi video) che in questo giorno la chiesa fa risuonare, ricordandoci che è il centro e il fulcro attorno al quale tutta la nostra vita di fede ruota.
Nella Celebrazione Solenne, il Ministro Provinciale, p. Claudio Durighetto ha ricordato che nell’Epifania “celebriamo il mistero di Cristo rivelato a tutte le genti e la chiamata di tutti i popoli e tutte le generazioni all’incontro con Dio attraverso l’unico mediatore, Cristo Gesù”.
Lungo la storia dell’umanità infatti, “Dio si è formato un popolo, una piccola semenza, che tenesse vivo il desiderio di Dio e della sua salvezza”; di questo desiderio – ha continuato – “i Magi sono i rappresentanti di questa umanità che cerca e desidera incontrare Dio”.
Il Ministro si è poi soffermato sul cammino di questi uomini misteriosi, ricordando che “questo cammino non è scontato e non è fatto una volta per tutte, ma richiede cuori umili” e che “non tutti si mettono in viaggio, non tutti si lasciano provocare da questa santa inquietudine”.
Parlando delle minacce a questo cammino, “Erode è immagine del nostro uomo vecchio che teme Dio perché percepito come minaccia alle nostre scelte e nostra felicità”. Infine ha concluso ricordando che per ognuno di noi “Il cammino della conversione deve essere mantenuto ogni giorno, ogni giorno occorre combattere l’uomo vecchio che lotta contro Dio e vuole rubarci la speranza” ma che, in questa lotta, “Gesù non viene a togliere ma a donare sé stesso!”.
Nei Secondi Vespri Solenni – conclusi con la consueta processione alla Cappella del Presepe e il bacio del Bambino Gesù da parte di frati e pellegrini – p. Fabio Nardelli, nella sua Riflessione, ha consegnato tre suggestioni della liturgia del giorno dell’Epifania, festa della “manifestazione”, ovvero della “prova tangibile” di “un Dio – ha detto – che si fa incontrare, che incontra la nostra umanità per divinizzarla”.
L’Epifania è “Festa di luce” perché Cristo è “luce delle genti” e “illumina la Chiesa”; è anche “Festa di unità” perché “immagine della chiesa che raccoglie i popoli, convocati dalla potente mediazione di Cristo”; infine è anche “Festa di conversione” perché i Magi, tornando a casa, imboccano una strada nuova e, ha concluso – ricordando S.Agostino – che “il cambiamento di via è anche cambiamento di vita”.