La prima sala è dominata da un grande plastico, in scala 1:25.000, che restituisce le presenze religiose nella Valle Spoletana ai tempi di San Francesco.
La cappella di Santa Maria della Porziuncola deve il suo nome al sostantivo "porzucle", utilizzato già in una pergamena del 1045 conservata oggi nell'Archivio della Cattedrale di San Rufino e significa "piccola porzione" o "piccolo appezzamento di terra". Questo fu il luogo che Francesco d'Assisi restaurò e che scelse per la sua nascente fraternità.
Un'urna etrusca e una stele romana in travertino testimoniano come i dintorni della chiesetta siano stati abitati già in epoca antica, mentre l'interessante lastra del IX-X secolo potrebbe essere verosimilmente stata utilizzata come paliotto d'altare della chiesetta.